I dati sono il nuovo petrolio e, come il petrolio, sono preziosi, ma se grezzi non possono essere realmente utilizzati.

Questi devono essere scomposti e analizzati affinché abbiano valore. Negli ultimi anni un “diluvio” di dati data deluge sembra aver investito Imprese, Enti ed Istituzioni: l’enorme volume di nuovi dati sta stravolgendo la capacità delle istituzioni di gestirlo e dei ricercatori di farne uso. Alla parabola ascendente dei dati è seguita quella discendente delle informazioni, passando dal loro utilizzo mirato per il supporto alle decisioni a quello di una generale disponibilità non finalizzata.

Interesse sempre più crescente è rivolto ai Big Data che sono un enorme giacimento informativo in continuo accrescimento, istante per istante, in ogni luogo del mondo, generato spesso inconsapevolmente da milioni di persone, con riferimento a tantissime e le più disparate tematiche. Per far fronte alla gestione di questa mole sempre più crescente di dati, occorre disporre di una buona pratica sui dati seguendo quattro principi comunemente applicati.

E’ essenziale verificare la Provenienza dei Dati per sapere se gli insight generati da essi sono preziosi o addirittura sicuri; è importante prestare attenzione alla Privacy dei Dati, sapere quindi da chi provengono, da quali leggi sono protetti e come possono essere utilizzati. Un altro aspetto importante è la Protezione dei Dati, ovvero garantire che i dati rimangano disponibili a coloro che ne hanno bisogno, poiché più i dati diventano importanti per un’azienda, più la loro perdita può avere un impatto importante sull’azienda stessa. Infine, affinché i dati possano essere sfruttati in modo proficuo, devono essere Preparati attraverso processi di pulizia che garantiscono così la qualità degli insight che da essi saranno generati.

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